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Nelle recenti richieste di supporto fatte dai nostri clienti in merito alle lettere di compliance inviate dall’Agenzia delle Entrate è emerso che spesso l’oggetto del contenzioso è la sede legale del broker con cui operano nel mercato trading.

Detenere un conto di trading estero, che si tratti di titoli, criptovalute o altri strumenti finanziari, impone l’obbligo assoluto di dichiarazione. Il Common Reporting Standard (CRS) facilita la cooperazione internazionale per contrastare l’evasione fiscale. La comunicazione tra intermediari finanziari e autorità di vigilanza è cruciale per individuare irregolarità. Le minori barriere nel flusso di informazioni permettono controlli più efficaci, rendendo difficile per i contribuenti evadere le proprie responsabilità fiscali. L’Agenzia delle Entrate implementa un sistema di controllo e sanzioni che parte dalla dichiarazione individuale.

Le informazioni che arrivano alle autorità fiscali tramite il CRS:

  • Istituto finanziario presso il quale si detiene il conto
  • Sede legale dell’istituto finanziario
  • Numero del conto
  • Saldo
  • Valuta

L’erronea compilazione del campo “codice paese” può comportare una lettera dall’Agenzia delle Entrate.

Dove reperire l’informazione SEDE LEGALE DEL BROKER?

Non c’è un modo univoco per trovare la sede dell’istituto finanziario:

  1. Alcuni broker riportano la loro sede nell’intestazione della documentazione che producono, ad esempio nell’estratto conto;
  2. Altri broker ancora, con molteplici sedi, non danno modo di capire chiaramente qual è la sede, tra quelle esistenti, di un determinato conto trading: soltanto facendo l’accesso nella propria area riservata della piattaforma si potrà trovare la sede dello specifico conto, sempre nella sezione finale della pagina o nei dettagli del singolo profilo-account.;
  3. Nel contratto stipulato all’apertura del conto.