QUADRO RW – Investimenti e attività finanziarie all’estero, monitoraggio
Quando si tratta di dichiarare i redditi in Italia, ci sono diversi quadri e sezioni da compilare per garantire che tutte le tue attività finanziarie siano correttamente dichiarate. Uno di questi quadri importanti è il Quadro RW. In questo articolo, esploreremo cos’è il Quadro RW, come funziona e cosa devi sapere per compilare correttamente questo aspetto della tua dichiarazione dei redditi.
Cos’è il Quadro RW?
Il quadro RW deve essere compilato, ai fini del monitoraggio fiscale, dalle persone fisiche residenti in Italia che detengono investimenti all’estero e attività estere di natura finanziaria a titolo di proprietà o di altro diritto reale indipendentemente dalle modalità della loro acquisizione e, in ogni caso, ai fini dell’Imposta sul valore degli immobili all’estero (IVIE) e dell’Imposta sul valore dei prodotti finanziari dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all’estero (IVAFE).
L’obbligo di monitoraggio non sussiste per i depositi e conti correnti bancari costituiti all’estero il cui valore massimo complessivo raggiunto nel corso del periodo d’imposta non sia superiore a 15.000 euro (art. 2 della Legge n. 186 del 2014); resta fermo l’obbligo di compilazione del quadro laddove sia dovuta l’IVAFE.
Chi Deve Compilare il Quadro RW?
Il Quadro RW è destinato a chi è residente in Italia ma possiede beni e attività finanziarie all’estero. Queste attività possono includere:
- Conti correnti o depositi all’estero.
- Titoli, azioni o investimenti in fondi esteri.
- Immobili situati all’estero.
Come leggere un quadro RW compilato?
Colonna 1: Inserire il tipo di titolo di possesso relativo all’attività finanziaria estera (ad esempio: proprietà, usufrutto, ecc.).
Colonna 2: deve essere compilata indicando il codice 1 se il contribuente è un soggetto delegato al prelievo o alla movimentazione
del conto corrente oppure il codice 2 se il contribuente risulta il titolare effettivo
Colonna 3: Indicare il codice di individuazione del bene oggetto della dichiarazione, al fine di identificarlo in modo univoco.
Colonna 4: Specificare il codice dello stato estero in cui ha sede il broker o intermediario finanziario coinvolto nell’attività.
Colonna 5: Indicare la quota di possesso relativa all’attività finanziaria estera.
Colonna 6: Selezionare il codice che rappresenta il criterio utilizzato per determinare il valore dell’attività (ad esempio: valore di mercato, valore nominale, ecc.).
Colonna 7: Indicare il valore dell’attività finanziaria all’inizio del periodo d’imposta o al primo giorno di detenzione.
Colonna 8: Indicare il valore dell’attività finanziaria al termine del periodo di imposta o al termine del periodo di detenzione.
Colonna 10: Inserire il numero di giorni di detenzione per i beni per i quali è dovuta l’IVAFE o l’imposta sulle cripto-attività.
Colonna 11: numero di mesi di possesso per i beni per i quali è dovuta l’IVIE; si considerano i mesi in cui il possesso è durato almeno 15 giorni.
Colonna 12: riportare il credito d’imposta pari al valore dell’imposta patrimoniale versata nello Stato in cui è situato l’immobile o
prodotto finanziario nonchè cripto attività. L’importo indicato in questa colonna non può comunque essere superiore all’ammontare
dell’imposta dovuta indicata in colonna 29 o 31 o 33.
Colonna 13: riportare la detrazione di 200 euro rapportata al periodo dell’anno durante il quale l’immobile e relative pertinenze
sono state adibite ad abitazione principale. Se l’unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi la detrazione
spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica.
Colonna 14: deve essere indicato un codice per indicare la compilazione di uno o più quadri reddituali conseguenti al cespite
indicato oggetto di monitoraggio ovvero se il bene è infruttifero. In particolare, indicare:
1 Compilazione quadro RL;
2 Compilazione quadro RM;
3 Compilazione quadro RT;
4 Compilazione contemporanea di due o tre quadri tra RL, RM e RT;
5 Nel caso in cui i redditi relativi ai prodotti finanziari verranno percepiti in un successivo periodo d’imposta ovvero se i predetti prodotti
finanziari sono infruttiferi. In questo caso è opportuno che gli interessati acquisiscano dagli intermediari esteri documenti o attestazioni
da cui risulti tale circostanza.
Colonna 15: indicare la percentuale di partecipazione nella società o nell’entità giuridica nel caso in cui il contribuente risulti
titolare effettivo.
Colonna 16: barrare nel caso in cui il contribuente adempia ai soli obblighi relativi al monitoraggio fiscale, ma per qualsiasi ragione
non è tenuto alla liquidazione della IVIE ovvero della IVAFE.
Colonna 17: inserire il codice fiscale o il codice identificativo della società o altra entità giuridica nel caso in cui il contribuente
risulti titolare effettivo (in questo caso la colonna 2 va compilata con il codice 2 e la colonna 15 va compilata con la percentuale relativa
alla partecipazione).
Colonna 18 e 19: inserire i codici fiscalidegli altri soggetti che a qualsiasi titolo sono tenuti alla compilazione della presente sezione
nella propria dichiarazione dei redditi. Barrare la colonna 20 nel caso in cui i cointestatari siano più di due.
Colonna 29: riportare l’IVAFE calcolata rapportando il valore indicato in colonna 8 alla quota e al periodo di possesso.
Colonna 30: indicare l’IVAFE dovuta pari alla differenza tra l’imposta calcolata (colonna 29) e il credito d’imposta spettante (colonna 12).
Colonna 31: riportare l’IVIE calcolata rapportando il valore indicato in colonna 8 alla quota e al periodo di possesso.
Colonna 32: indicare l’IVIE dovuta pari alla differenza tra l’imposta calcolata (colonna 31) e il credito d’imposta spettante (colonna
12) e la detrazione (colonna 13).
Colonna 33: riportare l’imposta sulle cripto-attività (codice 21 da inserire in colonna 3) di cui all’art. 1, comma 146 della legge di
bilancio anno 2023, calcolata rapportando il valore indicato in colonna 8 alla quota e al periodo di possesso.
Colonna 34: indicare l’imposta sulle cripto attività dovuta pari alla differenza tra l’imposta calcolata (colonna 33) e il credito d’imposta
spettante (colonna 12);
Qui puoi trovare maggiori informazioni da parte dell’Agenzia Entrate (link)
Perché non compilare da solo il quadro RW?
Compilare autonomamente la dichiarazione dei redditi può risultare complesso e rischioso, con la possibilità di commettere errori costosi.
Tuttavia, con l’aiuto di Tasse Trading, puoi avere la certezza che tutte le operazioni, i cambi-valuta, gli interessi, le transazioni societarie, i trasferimenti e le assegnazioni di opzioni saranno elaborati in conformità con la normativa fiscale italiana.
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