L’Agenzia delle Entrate sta inviando lettere per segnalare anomalie nella dichiarazione dei redditi 2017, in particolare per la mancata compilazione del quadro RW (monitoraggio fiscale) o redditi esteri non dichiarati. Chi non ha dichiarato il proprio conto trading estero può regolarizzare la propria posizione tramite dichiarazione integrativa e ravvedimento operoso, pagando maggiori imposte, interessi e sanzioni ridotte. Se l’anomalia è dovuta a dati errati delle amministrazioni fiscali estere, è possibile fornire chiarimenti e documentazione. Per evitare controlli, è consigliato agire tempestivamente.
I vantaggi del regime dichiarativo
Il Regime Dichiarativo offre diversi vantaggi per i trader, sia per chi ha un conto all’estero (obbligatorio) sia per chi lo sceglie volontariamente su conti italiani. Tra i benefici principali vi sono:
✔ Fattore tempo: le imposte sulle plusvalenze vengono pagate solo l’anno successivo (entro il 30 giugno), permettendo di reinvestire l’intero profitto lordo.
✔ Risparmio e liquidità: avendo più capitale disponibile, si può aumentare la leva finanziaria e ottimizzare gli investimenti.
✔ Strategie fiscali: il regime dichiarativo permette di compensare plusvalenze e minusvalenze tra più broker, riducendo il carico fiscale.
✔ Scelta di più broker: con il regime dichiarativo si può accedere a piattaforme estere con commissioni più basse e strumenti finanziari più avanzati.
Optare per il regime dichiarativo può essere una strategia intelligente per ottimizzare la tassazione e migliorare la gestione del proprio conto trading.
Tassazione ETF
Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono strumenti finanziari che replicano un indice e possono generare plusvalenze (profitti) o minusvalenze (perdite). La loro tassazione dipende dalla tipologia:
✔ ETF armonizzati (quotati in Europa) → Redditi di Capitale (quadro RM), tassati al 26%.
✔ ETF non armonizzati (quotati fuori Europa) → Redditi Ordinari (quadro RL), tassati con aliquota progressiva IRPEF (dal 23% al 43%).
Le minusvalenze da ETF rientrano nei Redditi Diversi (quadro RT) e possono compensare profitti da azioni, opzioni, futures, CFD e forex.
Per ottimizzare la tassazione, i profitti da ETF non armonizzati possono compensare spese mediche, assicurative e di ristrutturazione. Scegliere il giusto ETF può ridurre l’impatto fiscale e migliorare la gestione del portafoglio.