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Come funziona la fiscalità di un conto eToro?

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Come funziona la tassazione di un conto trading?

Un conto trading estero come eToro deve sempre essere inserito nel Modello Redditi Persone Fisiche.

Quali sono le imposte che derivano da un conto trading?

    • Imposta del 26% per azioni, opzioni, futures, cfd, forex e valuta estera
    • Imposta del 26% per dividendi, interessi, cedole e etf armonizzati
    • Imposta dal 23% al 43% per i profitti da etf non armonizzati. Seguono lo scaglione di reddito di appartenenza che sotto €15.000 è del 23%.
    • Imposta del 0.2% ovvero l’imposta IVAFE

 

Come funziona la tassazione degli ETF?

Gli ETF devono sempre essere valutati singolarmente ad ogni chiusura di trade.

Le minusvalenze da ETF vanno dichiarate come redditi diversi e possono compensare altri redditi diversi quali le azioni, opzioni e futures.

Le plusvalenze da ETF andranno dichiarate come redditi di capitale (ETF armonizzati) o come redditi ordinari (ETF non armonizzati). Gli ETF non armonizzati vanno a tassazione ordinaria e vengono tassati in base allo scaglione di reddito di appartenenza (dal 23% al 43%).

Quali possono essere i redditi derivanti da un conto trading?

  • REDDITI DIVERSI: è sempre obbligatorio dichiarare le plusvalenze su azioni, opzioni, futures, cfd, forex e valute.
  • REDDITI DI CAPITALE: bisogna dichiarare anche i redditi percepiti da dividendi, ETF armonizzati, cedole e interessi che rientrano nei redditi di capitale
  • REDDITI ORDINARI: vale solo per i profitti da ETF non armonizzati, che vengono tassati in base allo scaglione di reddito di appartenenza

E’ conveniente dichiarare un conto in perdita?

Dichiarare le minusvalenze non è obbligatorio ma è preferibile farlo per non perdere la possibilità di compensarle con le plusvalenze per i 4 anni successivi. Solo inserendo le minusvalenze nel Modello Redditi PF si possono poi utilizzare nei 4 anni successivi.

Si deve dichiarare un conto estero non movimentato?

Se il saldo è diverso da zero (anche per un solo giorno) deve essere inserito in dichiarazione tramite il quadro RW. E’ sempre obbligatorio per i conti esteri. Si deve indicare in dichiarazione dei redditi, nel quadro RW, il possesso del conto estero, ai fini del monitoraggio fiscale e del pagamento dell’imposta IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie Estere, pari allo 0.2%)

DICHIARAZIONE CRIPTOVALUTE

ATTENZIONE

A PARTIRE DAL 01.01.23 (REDDITI 2022) è CAMBIATA LA NORMATIVA FISCALE PER I CONTI CRIPTOVALUTE.

QUI SI RIPORTANO LE REGOLE RELATIVE ALLA TASSAZIONE DI CRIPTOVALUTE DEI REDDITI 2021 E PRECEDENTI.

PER I REDDITI 2023 SI RIPORTANO QUI LE NUOVE REGOLE (link)

Come funziona la dichiarazione delle criptovalute?

L’agenzia Entrate ha classificato le valute virtuali, ovvero le criptovalute al pari delle valute tradizionali: pertanto, se si detiene una giacenza in valuta al di sotto della soglia di €51645.69 per meno di 7 giorni lavorativi consecutivi non si devono pagare imposte sulla cessione di criptovalute.

Come si effettua il calcolo della giacenza in valuta?

Il calcolo per verificare se si è superata questa soglia non è immediato. In primo luogo il controvalore in euro delle monete virtuali deve essere calcolato sulla base del cambio richiesto dalla normativa (quello del 1° gennaio dell’anno di riferimento) e in secondo luogo è opportuno sommare la giacenza di tutti i conti depositi e conti correnti complessivamente intrattenuti dal contribuente.

Cosa cambia a livello fiscale se si supera o meno questo limite?

Il superamento della soglia di €51645.49 di giacenza in valuta presuppone l’obbligo di inserire in dichiarazione dei redditi la plusvalenza valutaria e di conseguenza si pagherà l’imposta del 26%. Se si supera il limite ma si detiene una minusvalenza si potrà comunque inserirla in dichiarazione per poterla utilizzare in compensazione di plusvalenze per i 4 anni successivi. Le criptovalute rientrano nei redditi diversi e sono soggette a imposta sostitutiva del 26%.

COME FARE LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

Posso dare lo statement di eToro al mio CAF o al Commercialista?

Il P&L rilasciato da eToro è comprensivo di tutti gli strumenti finanziari ma la normativa fiscale prevede una suddivisione degli stessi poiché vanno inseriti in quadri diversi e con aliquote diverse. Oltretutto il conto eToro è in USD ed è necessario utilizzare il cambio della Banca d’Italia su ogni operazione. Bisogna elaborare tutti i trade, i cambi-valuta, i pagamenti di interessi, secondo la normativa fiscale Italiana.

Spesso i CAF e i Commercialisti tradizionali non conoscono la normativa fiscale dei conti trading e non hanno gli strumenti per fare i calcoli in maniera agevole.

Se si effettua il 730 come si deve procedere?

Si può continuare a effettuare il 730 e, a parte, si può presentare un’integrativa con i redditi derivanti dal trading e il Modello Redditi PF. Non è possibile inserire nel 730 i redditi da trading: non esiste un modello 730 precompilato che può comprendere anche l’operatività del conto eToro.

Se non si detengono redditi o se si hanno altri redditi si deve comunque presentare la dichiarazione tramite il Modello Redditi PF.

Se si è a carico di familiari chi deve presentare la dichiarazione dei redditi?

La dichiarazione dei redditi deve presentarla l’effettivo titolare del conto, anche se è a carico o se non possiede altri redditi.

I redditi da trading si sommano agli altri miei redditi?

No, i redditi da trading vanno sempre ad imposta sostitutiva. Solo le plusvalenze da ETF non armonizzati vanno a tassazione ordinaria e si sommano agli altri redditi (lavoratore dipendente, autonomo).

SCADENZE FISCALI

Quali sono le scadenze fiscali per il pagamento delle imposte?

La prima scadenza per il pagamento delle imposte è il 30/06.

La seconda scadenza per il pagamento delle imposte è il 31/07 con una maggiorazione dello 0.40%.

La scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi è il 30/11.

Novità per il Modello Redditi 2024 (anno fiscale 2023)

30 settembre: invio dichiarazione dei redditi

Per il Modello Redditi 2024, riferito all‘anno fiscale 2023, è stata introdotta una novità in quanto l’invio della dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate deve essere fatta entro il 30 settembre.

 

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