Se sei un utente Binance, la dichiarazione dei redditi del 2025 porta con sé conferme importanti e alcuni passaggi fondamentali da non dimenticare. Anche se l’exchange ha semplificato alcuni aspetti burocratici per gli utenti italiani, la responsabilità fiscale rimane interamente in capo all’investitore.
In questa guida analizziamo come gestire correttamente la tua posizione su Binance, dal Monitoraggio Fiscale al calcolo delle plusvalenze.
Cos’è Binance e l’impegno in Italia
Binance è il più grande exchange di criptovalute al mondo per volume di scambi. Offre un ecosistema vastissimo che va oltre la semplice compravendita: dai mercati Spot e Futures, ai servizi di “Earn” per mettere a rendita le crypto, fino alle carte di debito.
Per operare in conformità con le normative locali, Binance ha istituito una filiale specifica: Binance Italy S.r.l., regolarmente iscritta al registro OAM.
La novità sull’Imposta di Bollo
Un punto cruciale da conoscere è che, a partire dal 2023, Binance agisce come sostituto d’imposta limitatamente all’imposta di bollo.
Tuttavia, c’è un passaggio fondamentale: Binance rilascia un documento ufficiale (certificazione) che attesta l’avvenuto versamento dell’imposta.
⚠️ Stai molto attento e controlla che questo documento ci sia (solitamente scaricabile dalla sezione Tax Report). In assenza di tale certificazione ufficiale, significa che Binance non ha versato l’imposta per tuo conto. In questo scenario, l’obbligo di versare l’imposta sulle cripto-attività dello 0,20% ricade interamente sul contribuente.
Quadro RW: Il Monitoraggio Fiscale è obbligatorio
Molti utenti commettono l’errore di pensare: “Se Binance paga il bollo, io non devo dichiarare nulla”. Non è così.
Anche se l’imposta di bollo è già stata versata dall’exchange, sei comunque tenuto a compilare il Quadro RW del Modello Redditi per il monitoraggio fiscale. In questo caso specifico, dovrai indicare il valore delle tue criptovalute ma non dovrai pagare nuovamente l’imposta.
Come chiarito dall’Interpello n. 181/2024 del 12 settembre, essendo l’imposta già assolta dall’intermediario (Binance), il contribuente deve compilare il rigo RW barrando la casella “Solo monitoraggio” (generalmente colonna 16). Questo segnala all’Agenzia delle Entrate che i fondi sono dichiarati per trasparenza, ma il tributo è già stato pagato alla fonte.
Quadro RT: Tassazione al 26%
Se nel corso dell’anno hai generato dei guadagni, questi vanno dichiarati nel Quadro RT. Le plusvalenze derivanti da cripto-attività sono soggette a un’imposta sostitutiva del 26%.
Nel Quadro RT dovrai inserire i corrispettivi (quanto hai incassato) e i costi (quanto avevi pagato per acquistare).
Cosa viene tassato? (Eventi Rilevanti)
Non tutte le operazioni sono tassabili. Ecco la lista specifica degli eventi che generano un evento fiscale rilevante (“Taxable Event”):
- Conversione Cripto-Fiat: La vendita di criptovalute in cambio di Euro, Dollari o altre monete Fiat.
- Conversione Cripto-Stablecoin: Lo scambio di una criptovaluta verso stablecoin definite dal MiCA come “e-money token” (es. USDT, USDC). Questo passaggio è equiparato a un incasso (cash-out).
- Acquisto di beni o servizi: Pagare un bene direttamente in cripto o usare le card degli exchange.
- Trasferimento verso terzi: Cedere cripto a un wallet non intestato a te.
- Proventi da rendita: Tutto ciò che deriva da Staking, Airdrop, Mining o interessi. Questi proventi sono tassati al valore di mercato nel momento in cui li ricevi.
Come faccio a sapere se ho fatto guadagni o perdite?
Per determinare se devi pagare tasse, devi effettuare un calcolo preciso a fine anno sommando tutte le tue operazioni con la seguente logica:
Per calcolare il costo di acquisto delle crypto vendute, si utilizza il metodo LIFO (Last In, First Out): si considera venduta per prima la criptovaluta acquistata per ultima.
Gestione del Differenziale (Profitti e Perdite)
Una volta fatta la somma algebrica:
- Differenziale Positivo (Guadagno): Se il risultato è un profitto, paghi il 26% di tasse sull’intero importo guadagnato.
Attenzione: A partire dal 2025 non esiste alcuna franchigia. L’imposta è dovuta su qualsiasi plusvalenza realizzata. - Differenziale Negativo (Perdita): Se hai realizzato più minusvalenze che plusvalenze, non paghi tasse. La perdita eccedente può essere portata in dichiarazione e usata per compensare eventuali plusvalenze nei 4 anni successivi.
Esempi Pratici
Esempio 1: Utente in Guadagno
| Voce | Importo | Note |
|---|---|---|
| Plusvalenze da trading (Crypto -> USDT) | + 5.000€ | Vendita in profitto |
| Minusvalenze da trading (Crypto -> Euro) | – 1.000€ | Vendita in perdita |
| Rendite (Staking di BNB) | + 500€ | Valore all’accredito |
| Totale Imponibile | 4.500€ | (5000 – 1000 + 500) |
| Tassa da pagare (26%) | 1.170€ | 26% su tutto l’importo |
Esempio 2: Utente in Perdita
| Voce | Importo | Note |
|---|---|---|
| Plusvalenze da trading | + 1.000€ | Piccoli profitti |
| Minusvalenze da trading | – 4.000€ | Grossa perdita realizzata |
| Rendite (Airdrop) | + 200€ | Valore airdrop |
| Totale Algebrico | – 2.800€ | (1000 – 4000 + 200) |
| Tassa da pagare | 0€ | Nessuna imposta dovuta |
Risultato Esempio 2: L’utente ha un credito fiscale di 2.800€ da usare nei prossimi 4 anni.
Come posso fare per la dichiarazione e stare tranquillo con il fisco?
Il calcolo LIFO e la gestione di centinaia di transazioni su Binance possono diventare un incubo burocratico.
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