Gli exchange e i wallet non rilasciano documentazione idonea per l’elaborazione fiscale. In base al caso in cui ti trovi dovrai inviarci dati differenti. Segui le istruzioni dopo aver selezionato “exchange” o “wallet” nel form di preventivo
Dichiara sempre le tue criptovalute
Se sei un cittadino italiano e utilizzi Criptovalute devi sempre dichiararle nel Modello Redditi PF per essere in regola con il Fisco.
Se utilizzi un exchange estero, un wallet o una chiavetta privata devi sempre dichiarare il conto in criptovalute ai fini del monitoraggio fiscale e del pagamento dell’imposta IVAFE.
Se il conto è all’estero, il quadro RW deve sempre essere compilato
Anche i wallet, gli exchange decentralizzati, le chiavette private devono essere dichiarate
Al di sotto di €2.000 di plusvalenze e altri proventi realizzati i redditi non sono fiscalmente rilevanti.
Risolviamo il problema del calcolo delle imposte delle criptovalute
E' obbligatorio dichiarare le criptovalute?
A partire dal 01.01.2023 (Modello Redditi 2022) sono state introdotte modifiche sulla tassazione delle criptovalute:
1. Dichiarare i redditi (quadro RT)
Le plusvalenze e gli altri proventi realizzati derivanti da criptovalute al di sopra di €2.000 sono fiscalmente rilevanti art. 67 TUIR (c-sexies)
1. Monitoraggio fiscale (quadro RW)
Vanno sempre dichiarati:
✔ Exchange situati all’estero
✔ Exchange Decentralizzati
✔ Wallet virtuali
✔ Chiavette private
L’imposta IVAFE è dovuta
Per dichiarare il tuo conto Criptovalute segui queste istruzioni:
- Apri un account gratuito su Cointracking
- Importa i dati del tuo exchange/wallet
- Collega il tuo account gratuito al nostro account Cointracking Pro
- Controlla i risultati
Cosa dice l'ultima interpretazione della normativa?
Con la nuova Legge di Bilancio a partire dal 01.01.2023
Viene introdotta una nuova franchigia di euro 2.000. Tutte le plusvalenze e altri proventi realizzati al di sotto dei €2000 sono considerate esentasse.
Non sono tassabili gli scambi cripto-cripto aventi uguali caratteristiche e funzioni.
Mentre ogni scambio che non rientra nella propria categoria può essere tassato.
Si considera tassabile la conversione della criptovaluta in euro o valuta fiat.
Inoltre, è prevista la tassazione degli altri proventi che derivano dalla detenzione.
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