Gabriele Nessun commento

Il 2025 segna uno spartiacque decisivo per chi investe in criptovalute in Italia. Se negli ultimi due anni ci eravamo abituati alle linee guida della Circolare 30/E del 2023 con la “zona di sicurezza” dei 2.000 euro, quest’anno le regole cambiano radicalmente.

Per gli amanti del mondo crypto è dunque fondamentale comprendere l’evoluzione della gestione fiscale, sia per grandi investitori che chiunque possieda anche frazioni di Bitcoin, Ethereum, Solana o altre cryptovalute. In questo articolo analizziamo le novità, con un focus sull’abolizione della soglia di esenzione e sull’importanza di tracciare in modo aggregato l’operatività su exchange diversi come Binance, Coinbase, Kraken o wallet decentralizzati.

La Grande Novità del 2025: Stop alla Franchigia

⚠️ Attenzione: Fino al 31 dicembre 2024 esisteva una franchigia di 2.000 euro. Dal 1° Gennaio 2025, questa soglia non esiste più.

Questo comporta un importante cambiamento sulla tua dichiarazione dei redditi, che ricordiamo, impone due obblighi importanti se possiedi un exchange/wallet crypto:

  • Quadro RW (Monitoraggio e Imposta Cripto): Questo quadro è obbligatorio per il monitoraggio fiscale e per il calcolo dell’imposta sul valore delle cripto-attività detenute. Qui si applica un’imposta dello 0,2% calcolata sul valore del portafoglio al 31 dicembre (o al termine del periodo di detenzione).
  • Quadro RT (26% sui guadagni): In questo quadro si dichiarano le operazioni di vendita, conversioni rilevanti + altri proventi come lo staking, airdrop ecc.. e si applica il 26% sul guadagno realizzato a chiusura dell’anno fiscale. Non essendoci più alcuna franchigia, la tassazione scatta dal primo euro. Che tu abbia guadagnato 50 euro o 50.000 euro, l’obbligo fiscale è immediato.
  • Non sprecare le perdite! Questa regola vale anche al contrario: se chiudi l’anno in perdita realizzata (minusvalenza), anche se di piccolo importo, riportala assolutamente nel Quadro RT. Quel “rosso” diventa una vantaggio fiscale che potrai usare nei successivi 4 anni per abbattere le tasse sui tuoi futuri guadagni crypto.

Il Concetto di “Portafoglio Unico”

Un errore comune è pensare di dover calcolare le tasse “per singolo exchange”. Non è così. L’Agenzia delle Entrate considera la tua “cripto-attività” come un unico grande contenitore.

Se possiedi Bitcoin su Binance, Ethereum su Kraken e Solana su un Ledger, agli occhi del fisco è come se fossero tutti nello stesso cassetto. Questo è cruciale per il calcolo delle plusvalenze: una vendita su Coinbase potrebbe dover essere incrociata con un acquisto fatto anni prima su Binance per determinare il corretto prezzo di carico.

Cosa è Tassabile? Facciamo Chiarezza

Ecco cosa genera un evento fiscale su cui si pagano le imposte sulla cripto-attività:

  • Conversione Cripto-Fiat: La vendita di criptovalute in cambio di Euro.
  • Conversione Cripto-Stablecoin: Lo scambio di una criptovaluta volatile verso stablecoin “non algoritmiche” ancorate a valute fiat, come USDT (Tether) e USDC. Questo passaggio è equiparato a un incasso (cash-out).
  • Acquisto di beni o servizi: Pagare un bene direttamente in cripto o usare le card degli exchange.
  • Trasferimento verso terzi: Cedere cripto a un wallet non tuo.
  • Proventi da rendita: Tutto ciò che deriva da Staking, Airdrop, Mining o un’altra forma di interessi da cripto-attività. Questi proventi sono tassati al valore di mercato nel momento in cui li ricevi nel wallet.

Esempi Pratici: Calcolo su più Exchange

Caso 1: Guadagno Realizzato (Trading + Staking)

Immaginiamo un utente che opera su più fronti:

  • Su Binance: Ricevi ricompense da Staking di Solana per un controvalore di 200€ (al momento dell’accredito).
  • Su Kraken: Vendi 0.5 Bitcoin incassando Euro. Rispetto al prezzo di acquisto (magari fatto altrove), realizzi un profitto netto di 800€.

Il Calcolo: Sommiamo Trading (800€) + Staking (200€) = 1.000€ Imponibile.

Risultato: Nel 2024 saresti stato sotto franchigia. Nel 2025 pagherai il 26% su tutto (260€) in sede di dichiarazione dei redditi.

Caso 2: Perdita Realizzata (Minusvalenza)

Immaginiamo un’operatività mista tra Coinbase e Ledger:

  • Acquisto: Compri Ethereum su Coinbase spendendo 3.000€.
  • Trasferimento: Li sposti sul Ledger (evento non tassabile).
  • Vendita: Riporti tutto su Coinbase e vendi in perdita, incassando 2.900€ in USDC (stablecoin).

Il Calcolo: 3.000€ (costo) – 2.900€ (incasso) = -100€.

Risultato: Hai una minusvalenza di 100€. Non paghi tasse, ma devi inserirla nel Quadro RT. Quei 100€ ridurranno le tasse sui tuoi guadagni futuri fino al 2029.

DAC8: Cosa succede dal 1° Gennaio 2026?

Mentre gestiamo il 2025, l’Unione Europea ha introdotto la direttiva DAC8, che rivoluzionerà la trasparenza fiscale.

Dal 1° Gennaio 2026, scatta l’obbligo di scambio automatico di informazioni. Exchange come Binance, Coinbase e Kraken invieranno automaticamente all’Agenzia delle Entrate. Se fino ad oggi il Fisco doveva spesso “cercare” i dati, con la DAC8 la logica si inverte: sono gli Exchange a dover inviare automaticamente tutto alle autorità. L’obiettivo è creare una trasparenza totale sui crypto-asset detenuti dai cittadini europei, ovunque essi si trovino. dal 1° Gennaio 2026, tutti gli exchange che hanno ottenuti il riconoscimento dal Micar dovranno raccogliere e inviare dati come:

  • Identità completa: Nome, indirizzo e Codice Fiscale (TIN) dell’utente.

  • Transazioni: Dettagli su tutte le conversioni (crypto-crypto e crypto-fiat) e i trasferimenti.

  • Saldi: Il valore del portafoglio posseduto.

  • Trasferimenti esterni: Dati sui trasferimenti di crypto verso wallet esterni (anche privati/ledger), per mappare dove finiscono i fondi.

Gestione fiscale con Tasse Trading Srl

La trasparenza imposta dalla DAC8 non deve scoraggiare o spaventare chi investe: è semplicemente il nuovo standard. L’unica regola fondamentale è dichiarare correttamente la propria operatività ogni anno. Noi di Tasse Trading  siamo specializzati da anni nell’elaborazione fiscale delle criptovalute. il nostro servizio consiste nell’elaborare la tua operatività nel pieno rispetto della normativa italiana e ti consegniamo i fac-simile dei quadri pronti da inserire in dichiarazione.

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