Gabriele Nessun commento

La stagione fiscale 2025 è alle porte e per chi opera su Kraken è fondamentale non farsi trovare impreparati. A differenza di alcune piattaforme che hanno attivato regimi fiscali agevolati in Italia, Kraken rimane un intermediario puro: questo significa massima libertà operativa, ma anche la totale responsabilità del contribuente nel calcolo e versamento delle imposte.

In questo approfondimento vedremo passo dopo passo come gestire la fiscalità del tuo account Kraken, dal versamento dell’IVAFE alla dichiarazione delle plusvalenze nel modello Redditi.

Kraken e il Fisco Italiano: Cosa sapere

Kraken è una delle colonne portanti del settore crypto: attivo dal 2011, è rinomato per la sicurezza “maniacale” e per non aver mai subito hack diretti ai fondi dei clienti. Sebbene la società si sia regolarmente registrata presso l’OAM (Organismo Agenti e Mediatori) per operare legalmente in Italia, non agisce come sostituto d’imposta.

Nota: solo per l’anno fiscale 2024 Kraken ha versato l’imposta di bollo rilasciando una certificazione ufficiale. Dal 2025 ha comunicato che non verserà più tale imposta spostando l’onere sul cliente italiano.

In termini pratici: Kraken non tratterrà mai soldi dal tuo conto per pagare le tasse al posto tuo. Dovrai essere tu a determinare quanto devi allo Stato.

Gli obblighi in sintesi

La conformità fiscale per un utente Kraken si basa su due pilastri che confluiscono nella dichiarazione dei redditi:

  • Imposta Cripto (IVCA o IC): Una tassa dello 0,20% sul valore totale delle crypto detenute. Va calcolata e versata autonomamente.
  • Imposta sui Redditi (Capital Gain): Una tassa del 26% che si applica solo se hai generato un guadagno netto dalle tue operazioni.

Il Quadro RW: Non solo monitoraggio

Il Quadro RW è il cuore della tua dichiarazione. Non serve solo a “dire al fisco che hai delle crypto” (Monitoraggio), ma è lo strumento con cui liquidi l’imposta dovuta.

Poiché Kraken non versa l’imposta di bollo per te, nel compilare il rigo RW dovrai calcolare lo 0,20% sul valore finale del tuo portafoglio (o al termine della detenzione).
⚠️ Attenzione all’errore comune: Non barrare la casella “Solo monitoraggio”. Se lo fai, stai dichiarando di aver già pagato l’imposta altrove, il che non è vero per Kraken, esponendoti a sanzioni per mancato versamento.

Il Quadro RT: Quando si pagano le tasse sui profitti?

Se la tua attività di trading o investimento ha generato un “più”, dovrai compilare il Quadro RT. L’aliquota da applicare è fissa al 26% sulla plusvalenza netta.

Quali operazioni contano come “Guadagno”?

Non ogni movimento è tassabile. Ecco gli eventi che fanno scattare il calcolo fiscale:

  • Cash-out (Crypto verso moneta Fiat): Quando vendi crypto convertendole in valuta tradizionale.
  • Scambio Crypto-Stablecoin: Convertire Bitcoin o Ethereum in USDT o USDC è considerato fiscalmente come una vendita (“realizzo”).
  • Spese dirette: Utilizzare criptovalute per acquistare beni o servizi.
  • Cessione a terzi: Inviare fondi a un wallet che non ti appartiene.
  • Rendite passive: I premi derivanti dallo Staking (es. Polkadot, Solana) o altri interessi o rendite sono tassati come reddito nel momento in cui vengono accreditati sul saldo, al loro valore di mercato.

Calcolare il Netto: Il Metodo LIFO

Per capire se devi pagare il 26%, devi sommare algebricamente tutti i tuoi movimenti. La logica è:

(Profitti Realizzati – Perdite Realizzate) + Redditi da Staking/Earn e altri interessi

Il costo di acquisto delle monete vendute si calcola con il criterio LIFO (Last In, First Out): si presume che tu stia vendendo le crypto acquistate più di recente.

Scenari Possibili

  1. Saldo Positivo: Hai guadagnato. Paghi il 26% sul totale del profitto. Ricorda che dal 2025 non esistono più franchigie: si paga dal primo euro di guadagno.
  2. Saldo Negativo: Hai perso. Non devi pagare tasse sui redditi (rimane l’obbligo dello 0,20% patrimoniale). La minusvalenza accumulata può essere usata come “sconto fiscale” per abbattere eventuali profitti nei 4 anni futuri.

Esempi Numerici

Vediamo due simulazioni con importi verosimili per un utente Kraken.

Caso A: Trader in Profitto

TipologiaValoreDettaglio
Plusvalenza Trading (BTC/EUR)+ 12.500€Operazioni chiuse in verde
Minusvalenza Trading (SOL/EUR)– 3.200€Stop loss scattati
Rendita Staking (DOT)+ 850€Ricompense on-chain
Imponibile Netto10.150€(12.500 – 3.200 + 850)
Imposta (26%)2.639€Da versare con F24

Caso B: Trader in Perdita

TipologiaValoreDettaglio
Plusvalenze Trading+ 2.000€Piccoli gain
Minusvalenze Trading– 6.500€Perdita realizzata importante
Airdrop ricevuti+ 150€Valore di mercato
Saldo Finale– 4.350€Eccedenza di perdite
Imposta Redditi0€**Resta da pagare l’IVAFE (0,20%)

Nota al Caso B: L’utente matura un credito fiscale di 4.350€ utilizzabile nelle dichiarazioni successive fino al 2029.

Evita errori con il Fisco: Affidati agli esperti

Gestire manualmente il calcolo LIFO e l’IVAFE su Kraken può essere insidioso, specialmente con centinaia di transazioni.

TasseTrading nasce per semplificarti la vita. Ci occupiamo noi di tutto:

  • Elaborazione completa dei report fiscali partendo dai tuoi dati Kraken.
  • Calcolo esatto dell’IVAFE e imposta su plusvalenze dovuta.
  • Consegna del Modello Redditi precompilato (Quadri RW, RT e RL).