Se utilizzi Coinbase per i tuoi investimenti in criptovalute, la dichiarazione dei redditi del 2025 è un appuntamento fiscale che non puoi ignorare. Gestire la propria posizione fiscale su questo exchange richiede la massima attenzione, in quanto l’investitore italiano deve farsi carico in prima persona di tutti gli adempimenti.
In questa guida analizziamo nel dettaglio come muoversi con Coinbase per essere in regola con il Fisco italiano.
Cos’è Coinbase: Sicurezza e Normativa MiCA
Coinbase rappresenta uno dei pilastri dell’economia cripto globale. È una società quotata pubblicamente al Nasdaq, sinonimo di trasparenza e solidità finanziaria. La piattaforma è nota per la sua interfaccia intuitiva, ideale per i neofiti, ma offre anche strumenti professionali per i trader più esperti.
In ottica europea, Coinbase ha lavorato intensamente per allinearsi al nuovo regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets). Questa conformità garantisce elevati standard di sicurezza e tutela per gli investitori dell’Unione Europea.
Cosa bisogna dichiarare?
Poiché Coinbase opera come intermediario estero e non agisce da sostituto d’imposta, la gestione fiscale è interamente a tuo carico. In sintesi, la dichiarazione si compone di due pilastri fondamentali che approfondiremo di seguito:
- Quadro RW: Necessario sia per il monitoraggio fiscale che per il calcolo e il versamento dell’imposta sul valore delle cripto-attività (IVCA o IC).
- Quadro RT: Necessario per dichiarare le plusvalenze (guadagni) soggette all’imposta sostitutiva del 26%.
Quadro RW: Monitoraggio e Calcolo Imposta
Per i clienti Coinbase, la compilazione del Quadro RW del Modello Redditi/730 è obbligatoria e serve a due scopi distinti:
- Monitoraggio Fiscale: Segnalare allo Stato il possesso di attività finanziarie detenute all’estero.
- Liquidazione Imposta cripto (IVCA o IC): Calcolare e dichiarare l’imposta dello 0,20% da versare sul valore del portafoglio.
Quadro RT: Tassazione al 26%
Se nel corso dell’anno hai generato dei guadagni (plusvalenze) operando su Coinbase, questi vanno dichiarati nel Quadro RT. Tali profitti sono soggetti a un’imposta sostitutiva del 26%.
Nel Quadro RT dovrai inserire i corrispettivi (valore di vendita/incasso) e i costi (valore di acquisto).
Cosa viene tassato? (Eventi Rilevanti)
Non tutte le operazioni generano tasse. Ecco la lista degli eventi fiscalmente rilevanti (“Taxable Events”):
- Conversione Cripto-Fiat: La vendita di criptovalute in cambio di Euro, Dollari o altre valute tradizionali.
- Conversione Cripto-Stablecoin: Lo scambio di una criptovaluta verso stablecoin (es. USDC, USDT). Questo passaggio è equiparato a un incasso (cash-out).
- Acquisto di beni o servizi: Pagare un bene direttamente in cripto o usare la Coinbase Card per le spese quotidiane.
- Trasferimento verso terzi: Cedere cripto a un wallet non intestato a te (es. un pagamento a un terzo).
- Proventi da rendita: Tutto ciò che deriva da Staking (es. ETH Staking su Coinbase), Airdrop, o programmi Earn. Questi proventi sono tassati al valore di mercato nel momento in cui li ricevi.
Come faccio a sapere se ho fatto guadagni o perdite?
Per determinare se devi pagare tasse sui redditi (oltre allo 0,20% fisso di Imposta cripto), devi effettuare un calcolo preciso a fine anno sommando tutte le tue operazioni:
Per calcolare il costo di acquisto delle crypto vendute, si utilizza il metodo LIFO (Last In, First Out): si considera venduta per prima la criptovaluta che è stata acquistata per ultima.
Gestione del Differenziale (Profitti e Perdite)
Una volta fatta la somma algebrica:
- Differenziale Positivo (Guadagno): Se il risultato è un profitto, paghi il 26% di tasse sull’intero importo guadagnato.
Attenzione: A partire dal 2025 non esiste alcuna franchigia. L’imposta è dovuta su qualsiasi plusvalenza realizzata. - Differenziale Negativo (Perdita): Se hai realizzato più minusvalenze che plusvalenze, non paghi tasse sui redditi (ma paghi comunque lo 0,20% di IVAFE sul possesso). La perdita eccedente può essere portata in dichiarazione e usata per compensare eventuali plusvalenze nei 4 anni successivi.
Esempi Pratici
Esempio 1: Trader in Guadagno
| Voce | Importo | Note |
|---|---|---|
| Guadagni da trading (XRP -> USDC) | + 5.000€ | Vendita in profitto |
| Perdite da trading (SOL -> Euro) | – 1.000€ | Vendita in perdita |
| Interessi (Staking di ETH) | + 500€ | Valore all’accredito |
| Totale Imponibile | 4.500€ | (5000 – 1000 + 500) |
| Tassa da pagare (26%) | 1.170€ | 26% su tutto l’importo |
Esempio 2: Trader in Perdita
| Voce | Importo | Note |
|---|---|---|
| Plusvalenze da trading | + 1.000€ | Piccoli profitti |
| Minusvalenze da trading | – 4.000€ | Grossa perdita realizzata |
| Interessi (Coinbase Earn) | + 200€ | Valore crypto ricevute |
| Totale Algebrico | – 2.800€ | (1000 – 4000 + 200) |
| Tassa da pagare | 0€* | *Resta dovuto il bollo dello 0,20% |
Risultato Esempio 2: L’utente ha un credito fiscale di 2.800€ da usare nei prossimi 4 anni, ma dovrà comunque versare l’IC sul valore del portafoglio.
Come posso fare per la dichiarazione e stare tranquillo con il fisco?
Il calcolo LIFO, sommato all’obbligo di calcolare autonomamente l’imposta di bollo (IVAFE) su Coinbase, rende la dichiarazione complessa e soggetta a errori.
Noi di Tasse Trading siamo specializzati proprio in questo. Ti aiutiamo nel calcolo della tua cripto-attività fornendoti:
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- Calcolo preciso dell’IC (0,20%) e imposta sostitutiva (26%) sui proventi da versare.
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